14 Set Open
Recensione di: Enrico (insegnante)
Storia di un uomo, storia di uno sportivo. Il modo con cui Andre Kirk Agassi (A.K.A.) si racconta riesce a farci percepire un mondo che non lo ha mai veramente capito in profondità.
Odia il suo sport, odia le ovvietà dei giornali, fatica a capire chi è. Un percorso tortuoso, sinusoidale, che non può che catturare il lettore, farlo soffrire e gioire. Una persona che cambia, sbaglia, cresce.
Odia il tennis, ma non è fatto per nient’altro.
Da ragazzo disprezza la scuola e fugge per poi, raggiunta la fama, dedicarsi proprio alla costruzione di una scuola con la sua fondazione. E’ qui che scopre quanto i giovani siano determinati ad imparare, a crescere. Questi ragazzi diventano stimolo per lui, così come alcuni amici che lo accompagnano nella sua avventura fatta di tornei, avversari, due matrimoni e poi due figli, entrambi nati dal secondo matrimonio, da cui prende un’energia insospettabile per portare avanti l’ultima parte della sua carriera.
A.K.A. afferma di aver impiegato 22 anni per scoprire il proprio talento e solo due per perderlo.
Anche se non è la sua vita ideale decide lo stesso di viverla, di assecondarla e questa decisione cambia tutto. Riconosce nella sua vita non una trasformazione ma piuttosto una formazione continua.
A.K.A. scrive per i suoi figli, dedica a loro l’autobiografia nella speranza che possa essere una traccia in cui trovare conforto e ispirazione, perché possano non ricadere negli stessi errori.
Per me è stata occasione di vedere la vita di un grande atleta che tra fatiche cadute e trionfi racconta la sua umanità, forte e fragile, che nel tempo non ha alterato la propria immagine ma l’ha scoperta, a tal punto da iniziare a voler giocare veramente l’unica partita importante..
- Autore: Andre Agassi
- Casa editrice: Einaudi
- Pagine:
- Genere: biografia
- Eta’: 14-18
- Giudizio in breve: mi ha fatto crescere
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