15 Mar ‘O Mae’ – Storia di Judo e di camorra
Recensione di: singuaroli (genitore)
A Scampia c’è la palestra di Gianni Maddaloni, dove si insegna uno sport, il judo, la “via della cedevolezza”, che è più di uno sport, è rispetto delle regole (quelle di Gianni, un vero maestro di vita), e dei valori di un gruppo di giovani atleti, quasi una famiglia, il clan Maddaloni.
A Scampia ci sono anche le Vele e il Sistema, la camorra, che controlla il territorio e arruola tutto e tutti, fornendo un lavoro, protezione e un codice di comportamento per chi si vede sconfitto ed escluso. Filippo frequenta ancora le scuole medie e rischia di rimanerci a lungo: il ragazzo non si impegna molto, dato che lavora già nelle strade del quartiere per il clan del boss Toni Hollywood, del quale suo fratello Carmine è un esponente di punta e in grande ascesa. Fa la sentinella, con il suo scooter è sempre pronto a segnalare la presenza della polizia agli spacciatori e guadagna così molti soldi.
La vita di Filippo, segnata fin dall’infanzia cambia grazie allo zio, che un giorno gli chiede di accompagnarlo alla palestra di Gianni Maddaloni. All’inizio a Filippo sembra ridicolo combattere su quel tatami, il tappeto, in “pigiama” (il judogi), ma ben presto la conoscenza dei ragazzi della palestra, l’affetto per Ginevra e le regole del clan lo mettono di fronte a una scelta definitiva. Una lettera inaspettata del padre, la verità sullo zio, la vicinanza degli amici della palestra lo aiuteranno a prendere la strada giusta.
La storia è ispirata dalla grande esperienza educativa e sportiva di Gianni Maddaloni, padre del campione olimpionico di judo Pino Maddaloni: è un libro molto positivo e ideale per i ragazzi delle medie…
- Autore Luigi Garlando
- Casa editrice: Battello a Vapore – Piemme
- Genere: narrativa, storie vere
- Eta’: 11-13
- Giudizio in breve: mi ha fatto crescere
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