
04 Nov La lettura alla scuola primaria
La lettura alla scuola primaria è innanzitutto un’esperienza e un’occasione unica per incontrare la realtà attraverso gli occhi un altro, l’Autore.
Il racconto infatti è in grado di stabilire una corrispondenza profonda tra l’esperienza di ciascun bambino e i fatti narrati, dischiudendogli la possibilità di conoscere, di prendere coscienza e di far memoria di mondi e vicissitudini anche non immediatamente sperimentabili, ma capaci di aprire il cuore e la mente alle categorie di bellezza e ordine, di bontà e verità che la realtà porta in sé. Leggere permette a ogni lettore, anche al più piccolo, di viaggiare nello spazio e nel tempo, sviluppando l’immaginazione, invitandolo poi a considerare il proprio presente arricchito dello stesso sguardo e le stesse ipotesi di significato incontrate nella lettura.
Per questo motivo alla scuola primaria le proposte di lettura devono essere significative, sempre mirate alla scoperta del gusto del leggere e adeguate all’età dei bambini, cioè alle loro capacità strumentali e di comprensione.
L’introduzione dei diversi generi testuali avviene in modo graduale e non schematico, non un’analisi sterile, ma l’ incontro con la valenza educativa specifica di ogni genere, affinché, attraverso essa, sia favorita e stimolata la crescita delle dimensioni proprie della persona.
Nei primi due anni di scuola viene privilegiata la lettura della fiaba e della favola. La fiaba mette in atto il rapporto positivo con la realtà, comunicando la possibilità per il protagonista della storia, e quindi per il bambino che si immedesima nel personaggio, di percorrere un cammino di crescita e un cambiamento in meglio. La fiaba, inoltre, introduce le categorie di provvidenza e di dipendenza da un destino buono che conduce a una risoluzione chiara e positiva gli eventi drammatici dell’intreccio narrativo. Per il bambino questo vuol dire scorgere un’indicazione chiara per il proprio impegno e sedimentare una certezza nei confronti della vita.
La favola, invece, racconta e palesa una realtà applicando dei principi morali; trasmette il valore dell’agire umano in modo semplice ed essenziale e mette in relazione la situazione particolare con il significato universale.
A partire dalla classe terza viene proposto il racconto d’avventura, nelle storie classiche o fantastiche, che permette di compiere un viaggio di esplorazione del mondo; le storie introducono le categorie di curiosità, coraggio, responsabilità, amicizia, lealtà, fedeltà al compito o alla parola data.. ed educano a tornare alla realtà arricchiti e forti di un mondo ideale di cui si è fatta esperienza, compartecipando alle gioie e ai dolori incontrate nella narrazione, con la ragione e l’affetto. In quinta la lettura di brevi biografie o di parti di esse di personaggi storici, della cultura e della storia della Chiesa, aiuta i bambini a confrontare il proprio sé in crescita con esempi luminosi e meritevoli di sequela. La lettura, che racconta la realtà in modo più compiuto, e quindi paradigmatico, rispetto a quanto il bambino saprebbe fare, rappresenta nelle classi alte anche un valido aiuto per la produzione scritta.
Lucia Danese – direttrice Scuola Primaria La Zolla – sede via Caccialepori
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